Risoluzione dei problemi
Questo capitolo offre alcuni suggerimenti su come ottenere aiuto quando qualcosa va storto. Discute anche alcuni problemi comuni di installazione e le loro soluzioni.
Ottenere aiuto
Esistono molti posti su Internet che possono aiutarti quando incontri un problema non descritto in questo capitolo: forum di discussione, blog, IRC e altro ancora. Alcuni dei luoghi più popolari dove puoi trovare aiuto includono:
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Ask Fedora - La base di conoscenza di Fedora, disponibile in più lingue
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Il canale IRC #fedora su FreeNode - uno dei principali canali IRC utilizzati dagli utenti Fedora, solo in inglese
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Fedora Project Wiki - la wiki ufficiale del progetto Fedora
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Stack Exchange - una bacheca di domande e risposte in lingua inglese, non specifica per Fedora
L’elenco sopra non è affatto completo - puoi trovare aiuto anche in molti altri posti. Ulteriori informazioni sulle risorse disponibili, come i canali IRC e le mailing list, sono disponibili all’indirizzo https://fedoraproject.org/wiki/Communicating_and_getting_help. |
Prima di aprire una nuova discussione o chiedere aiuto a qualcuno su IRC, dovresti sempre fare qualche ricerca per conto tuo. Se riscontri un problema, di solito ci sono buone probabilità che qualcun altro abbia riscontrato lo stesso problema prima di te e abbia pubblicato una soluzione da qualche parte. Avviare una discussione su qualcosa già spiegato altrove, o porre una domanda comune a cui è stata data risposta molte volte in precedenza, difficilmente porterà a una risposta amichevole e costruttiva.
Quando chiedi aiuto per la risoluzione dei problemi relativi all’installazione, potrebbe esserti chiesto di fornire i file di log generati dal programma di installazione. Le sezioni seguenti spiegano quali file vengono generati, il loro contenuto e come trasferirli dal sistema di installazione.
File di log generati durante l’installazione
Per scopi di debug, Anaconda registra le azioni di installazione in file nella directory /tmp
. Questi file sono elencati nella tabella seguente.
File di log | Contenuto |
---|---|
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messaggi generici di Anaconda |
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tutti i programmi esterni eseguiti durante l’installazione |
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informazioni estese sul modulo di archiviazione |
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messaggi di installazione pacchetti dnf e rpm |
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messaggi di sistema relativi all’hardware |
Se l’installazione fallisce, i messaggi di questi file vengono consolidati in /tmp/anaconda-tb-identificatore
, dove identificatore è una stringa casuale.
Trasferimento dei File di Log dal Sistema di Installazione
All of the files described in Log Files Generated During the Installation reside in the installation program’s RAM disk, which means they are not saved permamently and will be lost once the system is powered down. To store them permanently, copy those files to another system on the network using scp on the system running the installation program, or copy them to a mounted storage device (such as an USB flash drive). Details on how to transfer the log files are below. Note that if you use an USB flash drive or other removable media, you should make sure to back up any data on it before starting the procedure.
Transferring Log Files Onto a USB Drive
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Sul sistema che stai installando, premi Ctrl+Alt+F2 per accedere a un prompt della shell. Sarai connesso a un account root e avrai accesso al file system temporaneo del programma di installazione.
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Collega una chiavetta USB al sistema ed esegui il comando dmesg. Verrà visualizzato un log dettagliato di tutti gli eventi recenti. In fondo a questo log, vedrai una serie di messaggi causati dalla chiavetta USB che hai appena collegato. Si presenterà come un insieme di righe simili a quanto segue:
[ 170.171135] sd 5:0:0:0: [sdb] Attached SCSI removable disk
Annota il nome del dispositivo collegato - nell’esempio precedente, è
sdb
. -
Vai alla directory
/mnt
e, una volta lì, crea una nuova directory che servirà come punto di mount per l’unità USB. Il nome della directory non importa; questo esempio usa il nomeusb
.# mkdir usb
-
Monta la chiavetta USB nella directory appena creata. Nota che nella maggior parte dei casi, non desideri montare l’intera unità, ma una partizione su di essa. Pertanto, non usare il nome
sdb
- usa il nome della partizione in cui desideri scrivere i file di log. In questo esempio, viene usato il nomesdb1
.# mount /dev/sdb1 /mnt/usb
Ora puoi verificare di aver montato il dispositivo e la partizione corretti accedendovi ed elencandone il contenuto - l’elenco dovrebbe corrispondere a ciò che ti aspetti di trovare sull’unità.
# cd /mnt/usb
# ls
-
Copia i file di log nel dispositivo montato.
# cp /tmp/*log /mnt/usb
-
Smonta la chiavetta USB. Se ricevi un messaggio di errore che indica che la destinazione è occupata, cambia la tua directory di lavoro al di fuori del punto di mount (ad esempio,
/
).# umount /mnt/usb
I file di log dell’installazione sono ora salvati sulla chiavetta USB.
Transferring Log Files Over the Network
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Sul sistema che stai installando, premi Ctrl+Alt+F2 per accedere a un prompt della shell. Sarai connesso a un account root e avrai accesso al file system temporaneo del programma di installazione.
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Passa alla directory
/tmp
dove si trovano i file di log:# cd /tmp
-
Copia i file di log su un altro sistema in rete usando il comando scp:
# scp *log utente@indirizzo:percorso
Sostituisci utente con un nome utente valido sul sistema di destinazione, indirizzo con l’indirizzo o il nome host del sistema di destinazione e percorso con il percorso della directory in cui desideri salvare i file di log. Ad esempio, se desideri accedere come
john
a un sistema con indirizzo IP192.168.0.122
e posizionare i file di log nella directory/home/john/logs/
su quel sistema, il comando avrà la seguente forma:# scp *log john@192.168.0.122:/home/john/logs/
Quando ti connetti al sistema di destinazione per la prima volta, potresti imbatterti in un messaggio simile al seguente:
`Impossibile stabilire l'autenticità dell'host '192.168.0.122 (192.168.0.122)'.
L'impronta digitale della chiave ECDSA è a4:60:76:eb:b2:d0:aa:23:af:3d:59:5c:de:bb:c4:42.
Sei sicuro di voler continuare la connessione (sì/no)?
Digita
yes
e premi Invio per continuare. Quindi, fornisci una password valida quando richiesto. I file inizieranno a essere trasferiti nella directory specificata sul sistema di destinazione.
I file di log dell’installazione sono ora salvati in modo permanente sul sistema di destinazione e disponibili per la revisione.
Problemi all’inizio dell’installazione
Problemi con l’avvio nell’installazione grafica
I sistemi con alcune schede video hanno problemi ad avviarsi nel programma di installazione grafica. Se il programma di installazione non si avvia con le sue impostazioni predefinite, tenta di avviarsi in una modalità a risoluzione inferiore. Se anche questo fallisce, il programma di installazione tenta di avviarsi in modalità testo.
There are several possible solutions to display issues, most of which involve specifying custom boot options. For more information, see Configuring the Installation System at the Boot Menu.
- Usa la modalità grafica di base
-
È possibile tentare di eseguire l’installazione utilizzando il driver grafico di base. Per fare ciò, modificare le opzioni di avvio del programma di installazione e aggiungere inst.xdriver=vesa alla fine della riga di comando.
- Specifica manualmente la risoluzione del display
-
Se il programma di installazione non riesce a rilevare la risoluzione dello schermo, è possibile ignorare il rilevamento automatico e specificarlo manualmente. Per fare ciò, aggiungi l’opzione inst.resolution=x al menu di avvio, dove x è la risoluzione del tuo display (ad esempio,
1024x768
). - Usa un driver video alternativo
-
Puoi anche provare a specificare un driver video personalizzato, ignorando il rilevamento automatico del programma di installazione. Per specificare un driver, usa l’opzione inst.xdriver=x, dove x è il driver del dispositivo che desideri utilizzare (ad esempio,
nouveau
).Se la specifica di un driver video personalizzato risolve il tuo problema, dovresti segnalarlo come bug su https://bugzilla.redhat.com sotto il componente
anaconda
. Anaconda dovrebbe essere in grado di rilevare automaticamente il tuo hardware e utilizzare il driver appropriato senza il tuo intervento. - Esegui l’installazione usando VNC
-
If the above options fail, you can use a separate system to access the graphical installation over the network, using the Virtual Network Computing (VNC) protocol. For details on installing using VNC, see Installing Using VNC.
Console seriale non rilevata
In alcuni casi, il tentativo di installare in modalità testo utilizzando una console seriale non produrrà alcun output sulla console. Questo accade sui sistemi che hanno una scheda grafica, ma nessun monitor collegato. Se Anaconda rileva una scheda grafica, tenterà di usarla per un display, anche se nessun display è collegato.
If you want to perform a text-based installation on a serial console, use the inst.text and console= boot options. See Boot Options for more details.
Problemi durante l’installazione
Nessun disco rilevato
Nella schermata Destinazione installazione
, il seguente messaggio di errore potrebbe apparire in basso: Nessun disco rilevato. Spegnere il computer, collegare almeno un disco e riavviare per completare l’installazione
.
Il messaggio indica che Anaconda non ha trovato alcun dispositivo di archiviazione scrivibile su cui installare. In tal caso, assicurati innanzitutto che il tuo sistema abbia almeno un dispositivo di archiviazione collegato.
Se il tuo sistema utilizza un controller RAID hardware, verifica che il controller sia configurato correttamente e funzioni. Consulta la documentazione del tuo controller per le istruzioni.
Se stai installando su uno o più dispositivi iSCSI e non c’è storage locale presente sul sistema, assicurati che tutti i LUN (Logical Unit Numbers) richiesti siano presentati all’HBA (Host Bus Adapter) appropriato.
Se ti sei assicurato di avere un dispositivo di archiviazione collegato e configurato correttamente e il messaggio appare ancora dopo aver riavviato il sistema e aver avviato nuovamente l’installazione, significa che il programma di installazione non è riuscito a rilevare l’archiviazione. Nella maggior parte dei casi questo messaggio appare quando si tenta di installare su un dispositivo SCSI che non è stato riconosciuto dal programma di installazione.
Problemi Dopo l’Installazione
Reimpostazione della Password di Root
Se hai perso la password di root del sistema e hai accesso al boot loader, puoi reimpostare la password modificando la configurazione di GRUB2.
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Avvia il sistema e attendi che appaia il menu GRUB2.
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Nel menu del boot loader, evidenzia qualsiasi voce e premi e per modificarla.
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Trova la riga che inizia con
linux
. Alla fine di questa riga, aggiungi quanto segue:init=/bin/sh
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Premi F10 o Ctrl+X per avviare il sistema utilizzando le opzioni appena modificate.
Una volta avviato il sistema, ti verrà presentato un prompt della shell senza dover inserire alcun nome utente o password:
sh-4.2#
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Carica la policy SELinux installata:
sh-4.2# /usr/sbin/load_policy -i
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Esegui il seguente comando per rimontare la tua partizione root:
sh4.2# mount -o remount,rw /
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Reimposta la password di root:
sh4.2# passwd root
Quando richiesto, inserisci la tua nuova password di root e conferma premendo il tasto Invio. Inserisci la password per la seconda volta per assicurarti di averla digitata correttamente e conferma nuovamente con Invio. Se entrambe le password corrispondono, apparirà un messaggio che ti informa del successo del cambio della password di root.
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Rimonta nuovamente la partizione root, questa volta in sola lettura:
sh4.2# mount -o remount,ro /
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Riavvia il sistema. D’ora in poi, potrai accedere come utente root utilizzando la nuova password impostata durante questa procedura.
Impossibile avviare con la tua scheda RAID?
Se hai eseguito un’installazione e non riesci ad avviare correttamente il tuo sistema, potresti dover reinstallare e partizionare l’archiviazione del tuo sistema in modo diverso.
Alcuni tipi di BIOS non supportano l’avvio da schede RAID. Dopo aver terminato l’installazione e riavviato il sistema per la prima volta, potrebbe apparire solo una schermata basata su testo che mostra il prompt del boot loader (ad esempio, grub>
) e un cursore lampeggiante. In questo caso, è necessario ripartizionare il sistema e spostare la partizione /boot
e il boot loader al di fuori dell’array RAID. La partizione /boot
e il boot loader devono essere sulla stessa unità.
Once these changes have been made, you should be able to finish your installation and boot the system properly. For more information about partitioning, see Installation Destination.
Problemi con la sequenza di avvio grafica
Dopo aver completato l’installazione e riavviato il sistema per la prima volta, è possibile che il sistema smetta di rispondere durante la sequenza di avvio grafica, richiedendo un ripristino. In questo caso, il boot loader viene visualizzato correttamente, ma la selezione di qualsiasi voce e il tentativo di avviare il sistema comportano un blocco. Questo di solito significa un problema con la sequenza di avvio grafica; per risolvere questo problema, è necessario disabilitare l’avvio grafico. Per fare ciò, modificare temporaneamente l’impostazione all’avvio prima di cambiarla permanentemente.
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Avvia il computer e attendi che appaia il menu del boot loader. Se hai impostato il periodo di timeout del boot loader su 0, tieni premuto il tasto Esc per accedervi.
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Quando appare il menu del boot loader, usa i tasti cursore per evidenziare la voce che desideri avviare e premi il tasto e per modificare le opzioni di questa voce.
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Nell’elenco delle opzioni, trova la riga del kernel, ovvero la riga che inizia con la parola chiave
linux
(o, in alcuni casi,linux16
olinuxefi
). Su questa riga, individua l’opzionerhgb
ed eliminala. L’opzione potrebbe non essere immediatamente visibile; usa i tasti cursore per scorrere su e giù. -
Premi F10 o Ctrl+X per avviare il tuo sistema con le opzioni modificate.
Se il sistema è stato avviato correttamente, puoi accedere normalmente. Quindi dovrai disabilitare permanentemente l’avvio grafico - altrimenti dovrai eseguire la procedura precedente ogni volta che il sistema si avvia. Per modificare permanentemente le opzioni di avvio, procedi come segue.
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Accedi all’account
root
usando il comando su -:$ su -
-
Apri il file di configurazione
/etc/default/grub
usando un editor di testo semplice come vim. -
All’interno del file
grub
, individua la riga che inizia conGRUB_CMDLINE_LINUX
. La riga dovrebbe essere simile a questa:GRUB_CMDLINE_LINUX="rd.lvm.lv=rhel/root rd.md=0 rd.dm=0 vconsole.keymap=us $([ -x /usr/sbin/rhcrashkernel-param ] && /usr/sbin/rhcrashkernel-param || :) rd.luks=0 vconsole.font=latarcyrheb-sun16 rd.lvm.lv=vg_rhel/swap rhgb quiet"
Su questa riga, elimina l’opzione
rhgb
. -
Salva il file di configurazione modificato.
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Aggiorna la configurazione del boot loader eseguendo il seguente comando:
# grub2-mkconfig --output=/boot/grub2/grub.cfg
Dopo aver terminato questa procedura, puoi riavviare il computer. Fedora non userà più la sequenza di avvio grafica. Se desideri abilitare l’avvio grafico, segui la stessa procedura, aggiungi l’opzione rhgb
alla riga GRUB_CMDLINE_LINUX
nel file /etc/default/grub
e aggiorna di nuovo la configurazione del boot loader usando il comando grub2-mkconfig.
Consulta la Guida dell’amministratore di sistema di Fedora, disponibile all’indirizzo http://docs.fedoraproject.org/, per maggiori informazioni sull’utilizzo del boot loader GRUB2.
Avvio in un ambiente grafico
Se hai installato X Window System e un ambiente desktop come GNOME, ma non vedi un ambiente desktop grafico una volta effettuato l’accesso al sistema, puoi avviarlo manualmente usando il comando startx. Nota, tuttavia, che questa è solo una soluzione una tantum e non modifica il processo di accesso per gli accessi futuri.
Per configurare il sistema in modo da poter accedere a una schermata di accesso grafica, è necessario modificare la destinazione di systemd predefinita in graphical.target
. Una volta terminato, riavvia il computer. Ti verrà presentato un prompt di accesso grafico dopo il riavvio del sistema.
-
Apri un prompt della shell. Se sei nel tuo account utente, diventa root digitando il comando su -.
-
Cambia l’obiettivo predefinito in
graphical.target
. Per fare ciò, esegui il seguente comando:# systemctl set-default graphical.target
L’accesso grafico è ora abilitato per impostazione predefinita - ti verrà presentato un prompt di accesso grafico dopo il prossimo riavvio. Se desideri annullare questa modifica e continuare a utilizzare il prompt di accesso basato su testo, esegui il seguente comando come root
:
# systemctl set-default multi-user.target
Per maggiori informazioni sugli obiettivi in systemd, consultare la Guida dell’amministratore di sistema di Fedora, disponibile all’indirizzo http://docs.fedoraproject.org/.
Nessuna interfaccia utente grafica presente
Se hai problemi ad avviare X (X Window System), è possibile che non sia stato installato. Alcuni degli ambienti di base preimpostati che puoi selezionare durante l’installazione, come Minimal install
o Web Server
, non includono un’interfaccia grafica - deve essere installata manualmente.
Se desideri X, puoi installare i pacchetti necessari dopo l’installazione utilizzando il gestore di pacchetti DNF. Ad esempio, per installare GNOME, usa dnf install gnome-shell come root
.
X Server si blocca dopo l’accesso dell’utente
Se riscontri problemi con il crash del server X quando un utente effettua l’accesso, uno o più dei tuoi file system potrebbero essere pieni (o quasi pieni). Per verificare che questo sia il problema che stai riscontrando, esegui il seguente comando:
$ df -h
L’output ti aiuterà a diagnosticare quale partizione è piena - nella maggior parte dei casi, il problema sarà sulla partizione /home
. Un esempio di output del comando df potrebbe assomigliare al seguente:
Filesystem Size Used Avail Use% Mounted on /dev/mapper/vg_rhel-root 20G 6.0G 13G 32% / devtmpfs 1.8G 0 1.8G 0% /dev tmpfs 1.8G 2.7M 1.8G 1% /dev/shm tmpfs 1.8G 1012K 1.8G 1% /run tmpfs 1.8G 0 1.8G 0% /sys/fs/cgroup tmpfs 1.8G 2.6M 1.8G 1% /tmp /dev/sda1 976M 150M 760M 17% /boot /dev/dm-4 90G 90G 0 100% /home
Nell’esempio precedente, puoi vedere che la partizione /home
è piena, il che causa il crash. Puoi fare spazio sulla partizione rimuovendo i file non necessari. Dopo aver liberato un po' di spazio su disco, avvia X usando il comando startx.
Per ulteriori informazioni su df e una spiegazione delle opzioni disponibili (come l’opzione -h usata in questo esempio), consultare la pagina man df(1)
.
La tua RAM non viene riconosciuta?
In some cases the kernel does not recognize all of your memory (RAM), which causes the system to use less memory than is installed. You can find out how much RAM is being utilized using the free -m command. If the displayed total amount of memory does not match your expectations, it is likely that at least one of your memory modules is faulty. On BIOS-based systems, you can use the Memtest86+ utility to test your system’s memory - see Loading the Memory (RAM) Testing Mode for details.
Se hai installato 4GB o più di memoria, ma Fedora mostra solo circa 3.5GB o 3.7GB, hai probabilmente installato una versione a 32-bit di Fedora su un kernel a 64-bit. Per i sistemi moderni, usa la versione a 64-bit (x86_64). Alcune configurazioni hardware hanno una parte della RAM del sistema riservata e non disponibile al sistema principale. In particolare, i computer portatili con schede grafiche integrate riservano parte della memoria per la GPU. Ad esempio, un laptop con 4 GB di RAM e una scheda grafica Intel integrata mostrerà solo circa 3.7 GB di memoria disponibile, anche con un sistema a 64 bit. Inoltre, il meccanismo di dump del kernel di crash kdump riserva parte della memoria per il kernel secondario utilizzato in caso di crash del kernel primario. Questa memoria riservata non sarà visualizzata come disponibile quando si utilizza il comando free. Per dettagli su kdump e i suoi requisiti di memoria, consultare la Guida dell’amministratore di sistema di Fedora, disponibile all’indirizzo http://docs.fedoraproject.org/. |
Se ti sei assicurato che la tua memoria non abbia problemi, puoi provare a impostare la quantità di memoria manualmente usando l’opzione del kernel mem=.
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Avvia il computer e attendi che appaia il menu del boot loader. Se hai impostato il periodo di timeout del boot loader su 0, tieni premuto il tasto Esc per accedervi.
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Quando appare il menu del boot loader, usa i tasti cursore per evidenziare la voce che desideri avviare e premi il tasto e per modificare le opzioni di questa voce.
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Nell’elenco delle opzioni, trova la riga del kernel, ovvero la riga che inizia con la parola chiave
linux
(o, in alcuni casi,linux16
). Aggiungi la seguente opzione alla fine di questa riga:mem=xxM
Sostituisci xx con la quantità di RAM che hai in megabyte.
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Premi F10 o Ctrl+X per avviare il tuo sistema con le opzioni modificate.
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Attendi l’avvio del sistema ed effettua il login. Quindi, apri una riga di comando ed esegui nuovamente il comando free -m. Se la quantità totale di RAM visualizzata dal comando corrisponde alle tue aspettative, aggiungi quanto segue alla riga che inizia con
GRUB_CMDLINE_LINUX
nel file/etc/default/grub
per rendere la modifica permanente:mem=xxM
Sostituisci xx con la quantità di RAM che hai in megabyte.
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Dopo aver aggiornato e salvato il file, aggiorna la configurazione del boot loader affinché la modifica abbia effetto. Esegui il seguente comando con privilegi di root:
# grub2-mkconfig --output=/boot/grub2/grub.cfg
In /etc/default/grub
, l’esempio sopra sarebbe simile al seguente:
GRUB_TIMEOUT=5 GRUB_DISTRIBUTOR="$(sed 's, release.*$,,g' /etc/system-release)" GRUB_DEFAULT=saved GRUB_DISABLE_SUBMENU=true GRUB_TERMINAL_OUTPUT="console" GRUB_CMDLINE_LINUX="rd.lvm.lv=rhel/root vconsole.font=latarcyrheb-sun16 rd.lvm.lv=rhel/swap $([ -x /usr/sbin/rhcrashkernel.param ] && /usr/sbin/rhcrashkernel-param || :) vconsole.keymap=us rhgb quiet mem=1024M" GRUB_DISABLE_RECOVERY="true"
Consulta la Guida dell’amministratore di sistema di Fedora, disponibile all’indirizzo http://docs.fedoraproject.org/, per maggiori informazioni sull’utilizzo del boot loader GRUB2.
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